avvio alla produzione del testo poetico “La Didattica del Villaggio”
Da ben due lustri dirigo il Circolo Didattico n. 2 di Rimini e da altrettanti anni la dott.ssa Silvia Bernardi ha collaborato e collabora con la nostra scuola, specie nel plesso Flavia Casadei dì Viserba.
Il suo metodo basato sulla ideazione e sulla creatività ha sempre fortemente motivato gli alunni a voler comunicare i propri vissuti, gli stati d’animo, le emozioni con grande valorizzazione della comunicazione scritta.
Con concretezza e senza retorica, posso affermare che “la Silvia” così son soliti chiamarla in classe gli allievi, è riuscita sempre ad interessare tutte le classi facendo produrre in modo del tutto naturale testi poetici e racconti di incredibile autenticità ed altrettanta bellezza.
La raccolta “II bambino e il poeta”, un testo poetico scritto dagli alunni, a mio avviso incredibilmente autentico e calzante, conferma la validità e l’efficacia del metodo della dott.ssa Bernardi. Come sintesi, con una certa emozione rimando alla lettura della poesia intitolata “La Silvia”, pag. 285.
Silvia è qui vista dagli alunni come un equilibrista, come una colomba, come un cane felice, come una stella, come un aquilone ecc., similitudini straordinariamente calzanti che solo la mente di un bambino può produrre ed esternare.
Grazie… poetessa Silvia per ciò che sei riuscita a far produrre ai nostri giovanissimi allievi.

Il lavoro
La costruzione della nuova pedagogia prosegue nell’ottica di una esperienza meditata e di una meditazione esperita. Il bambino e il poeta è un testo che nasce dall’immane lavoro fatto nelle scuole; nasce dalla raccolta di materiali prodotti nei vari corsi di aggiornamento fatti con i docenti e con quanto prodotto dagli alunni negli interventi nelle classi. Il precedente volume, Il Ventaglio, espone organicamente un modello epistemologico applicato al linguaggio poetico; il presente testo espone la metodologia e le strategie operative per una nuova creatività che porta l’alunno a produrre e a sviluppare il linguaggio poetico nell’ottica di una educazione integrale.
La poesia è messa al centro di un lavoro didattico che, grazie ad essa, vede unificare i vari campi del sapere tradizionalmente separati ed isolati. Senza intento esaustivo questi campi sono: ideo-visivo, logico-sintattico, sonoro-ritmico, mimico-recitativo, insiemistico-matematico, simbolico-inconscio, empatico-affettivo e di socializzazione. Grazie a tali caratteristiche il testo poetico felicemente e facilmente sa realizzare l’aspetto multidisciplinare e globale del sapere. Esso può essere trattato ed approfondito a più livelli; livelli che, di fatto, investono le singole discipline e coinvolgono i corrispettivi insegnanti.
Livelli di approfondimento
- ad un primo livello esso è affrontato sotto l’aspetto linguistico;
- ad un secondo livello, sotto l’aspetto interdisciplinare e trasversale che coinvolge i diversi insegnamenti: lingua, matematica, educazione all’immagine, musica, scienze, religione;
- ad un terzo livello si propone come lo strumento privilegiato per realizzare la globalità; in quest’ultima si apre anche all’onirico, al simbolo, all’inconscio e all’ispirazione.
I capitoli
≈ il primo capitolo illustra il lavoro di sperimentazione e di programmazione con gli insegnanti;
≈ il secondo raccoglie le risposte degli alunni: “Cosa è, per te, la poesia?”;
≈ il terzo chiede “Come immagini il poeta?”;
≈ il quarto analizza i commenti seguiti a “L’incontro con il poeta”. La tabulazione delle risposte porta l’indagine sul piano statistico e dà indicazioni di singolare interesse;
≈ il quinto espone le strategie usate dall’esperta su “Il lavoro con il poeta”. In esso sono illustrati testi esemplari compilati in classe dagli alunni;
≈ il sesto è una revisione critica e scientifica dell’esperienza, sulle cause che hanno prodotto i risultati illustrati;
≈ il congedo, con un tipo di comunicazione epistolare, conclude il testo in modo dialogante.
≈ gli allegati, come documento delle attività svolte.
La prosa

La poesia
