Metodologia e teoria del testo poetico ne
“La Didattica del Villaggio”
di Silvia Bernardi
Fondato sull’idea centrale, vivificante, secondo cui la poesia è “gioia”, il nuovo libro di Silvia Bernardi Il Ventaglio – Metodologia e teoria del testo poetico ne “La Didattica del Villaggio”, ha l’intento di un trattato scientifico e, al contempo, la grazia di una conversazione conviviale. Gli otto capitoli che lo compongono sono il frutto di riflessioni personali, del lungo itinerario di poetessa e dell’ampia esperienza d’insegnamento, specialmente rivolto a bambini delle scuole dell’obbligo.
Il presupposto dell’opera sta nel fatto che i programmi scolastici attuali in Italia – decreti alla mano – non garantiscono alla poesia lo spazio che essa meriterebbe. Secondo le esperienze e le dimostrazioni di Silvia Bernardi, la poesia costituisce una sorta di centrale che riunisce educazione cognitiva, espressiva, affettiva, grammaticale financo matematica.
I metodi per appropriarsi dei diversi strati dei componimenti poetici vanno dal tradizionale disegno all’analisi filmica e ai diagrammi di flusso che gestiscono le procedure informatiche.
La poesia costituisce allora un oggetto didattico vitale, da valorizzare quanto più spesso possibile.
Come si evince dai materiali del libro stesso, le maestre, con cui Silvia ha avuto occasione di lavorare, sono rimaste convinte dall’efficacia di questa sua impostazione.
Mi piace notare quanto la portata filosofica dell’interpretazione sia sempre presente in tutto il libro e come essa sia fondata sull’idea che la poesia è vita, esperienza comune, non soltanto un gioco con le parole alla moda strutturalista.
Il Ventaglio è, dunque, ben più di una proposta didattica innovatrice: è una bella occasione di riflettere con profondità sul valore della poesia nell’educazione e nella vita.
Prof. Luigi-Alberto SANCHI
Luigi Alberto Sanchi, già professore di Lettere Classiche nei licei di Lille e di Avignon, attualmente è a Parigi in qualità di Changè, presso il CNRS, Centro Nazionale della Ricerca Scientifica per la Sezione dell’Umanesimo.
Introduzione
Una vita impostata sulla regola aurea, ovvero sulla identificazione con l’altro, trova nella poesia il suo apice. Fin da adolescente ho scoperto la commozione del fare versi, sì da continuare senza interruzioni.
Congiunta alla passione per l’insegnamento e all’amore per i bambini, la poesia, e con essa intendo il genere lirico, è stata l’anima del mio vissuto. A questo punto del percorso esistenziale sento l’intima necessità di applicarmi ad elaborare una sintesi dell’organica ricerca condotta in tanti anni, così da poter costruire un coerente modello teorico, che non ha bibliografia alcuna di riferimento, capace di produrre pratiche didattiche e strategie operative che disvelino tutta la profonda dimensione umanizzante, civilizzatrice ed educativo-formativa presente nella poesia.
Per motivi didattici e di stile comunicativo, che privilegia il rapporto interpersonale, scelgo di esporre gli argomenti con un linguaggio che, seppur talora specialistico, vuole essere il più semplice e chiaro possibile.
Nella costruzione del nuovo modello ho l’intento di evitare, da una parte, il cieco e frammentato empirismo del procedere a tentoni; dall’altra l’astratteza della pura teoria verificandone, punto per punto, l’applicabilità, l’efficienza e l’operatività nell’azione didattica e, non ultimo, l’utilità per una più rigorosa pratica della critica letteraria.
Nato come provvisorio quaderno elaborato per i corsi di aggiornamento, Il Ventaglio, durante la sua stesura, a mano a mano, è venuto articolandosi ed ampliandosi sì da configurarsi come un vero e proprio trattato. Nel percorso gli argomenti ritornano ciclicamente in una spirale che li approfondisce, li chiarifica fino ai fondamenti didattici, metodologici, teorico-epistemologici.
I risultati della personale ricerca sono rifluiti negli otto capitoli:
≈nel primo,
pongo una serie di interrogativi sull’argomento e propongo testi tratti dall’antologia Aquiloni che, a suo tempo, ho appositamente curato per la scuola dell’obbligo;
≈nel secondo,
tratto del come presentare l’argomento agli alunni elaborando un metodo corredato da esercizi e da consegne, con le verifiche e le relazioni finali delle insegnanti;
≈nel terzo,
analizzo le dimensioni interdisciplinari e metadisciplinari di questo tipo di testo, o meglio, di ipertesto;
≈nel quarto,
indago sul costituirsi del simbolo, permeato sia della dimensione logico-insiemistica sia della dimensione preconscia;
≈nel quinto,
che riguarda il sogno, affronto il problema sul piano epistemologico e, con esiti sorprendenti, raffronto l’attività onirica con l’attività poetica;
≈nel sesto,
prendo in esame le regole della metrica che danno fondamento sia alla versificazione tradizionale sia alla nuova poesia che da quelle regole vuole svincolarsi per procedere liberamente;
≈nel settimo,
in base a quanto analizzato, applico la critica poetico-letteraria a un autore: la sottoscritta;
≈nell’ultimo,
con riferimenti al mio vissuto, mostro la poesia come vita: gioiosa compagna di ogni esperienza;
Le liriche inserite nel volume hanno più funzioni:
- offrire testi esemplari per la programmazione;
- chiarificare i concetti esposti;
- documentare le produzioni degli alunni
- mostrare l’universalità della poesia nello spazio-tempo e nei soggetti.
Come giungere a far produrre nell’alunno componimenti poetici? È l’argomento del successivo volume Il poeta e il bambino.